domenica 21 aprile 2013

Il saluto

Oggi ho fatto un intenso (per le mie forze) giro con la Lancaster, questa qui:
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Ho percorso una parte di asfalto, dopo le undici del mattino, per tornare a casa.
Mano a mano che incontrato i ciclisti, come mi insegnò un anziano del gruppo che frequentavo da ragazzino, salutavo.
Il risultato è stato un esempio di lombrosiano studio. Qualcuno non saluta (come sempre), qualcuno alza una mano o un sopracciglio, quasi impercettibilmente (ché altrimenti si perdono quei due km/h di velocità!), qualcuno saluta ma con sospetto e infine pochi (ma sono davvero pochi e non è detto che siano anziani) salutano a voce alta, come cerco di fare io.
Ora, magari sbaglio, magari sono solo scemo e facendo così cerco (inconsciamente) il riconoscimento degli altri membri del "gruppo", però mi pare una situazione davvero ridicola. Quasi quanto quelle che si inscenano la domenica in moto (dove è uso salutarsi, più o meno).
Durante questa uscita ho strappato più "gesti" e saluti, forse perché avevo una bici col manubrio stradale e quindi chi è in BdC crede di avere a che fare con un suo simile (è poiché sta sopravvento non può fiutarmi e si affida al solo dono della vista). Quando incrocio qualcuno in strada e sono con la Mtb, non mi saluta praticamente nessuno.
E dire che saluto sempre (tranne una o due volte da quando ho iniziato a pedalare nuovamente) io per primo!
Pof, sarà che oramai è fuorimoda salutarsi...

c


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